Margherita Mascagni, luxury travel planner

Specialista di viaggi per tour personalizzati in Toscana.

Luxury Travel in Tuscany | Caesar Luxury Travel

Margherita Mascagni

Mi chiamo Margherita Mascagni e sono una delle due facce di Caesar Luxury Travel. Sono nata a Siena nel 1991 e da sempre ho una forte passione per le lingue straniere. Mi piacciono anche il pattinaggio artistico, la pasta, l’antimafia sociale, la musica brasiliana e il sangiovese, ma questi li approfondiremo più avanti. È la passione per le lingue che mi ha portato, sia con la convinzione dell’adolescenza che con i dubbi di chi ama la propria terra, a lasciare la mia città subito dopo la scuola. Nel 2010 mi sono trasferita a Trieste, dove ho studiato il francese, il tedesco, il portoghese e l’inglese presso la Scuola di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori. Un luogo a cui devo tanto, che mi ha rafforzato da ogni punto di vista: linguistico, professionale, culturale e caratteriale. Credo che gli incontri siano fondamentali per definire il nostro cammino e per me sono stati proprio quelli fatti a Trieste tra i più importanti per poter dire chi sono oggi. Ho trascorso il secondo anno in Germania, a Ratisbona, ottenendo una doppia laurea triennale italo-tedesca e avendo l’occasione di svolgere un tirocinio presso il Consolato Generale d’Italia a Monaco di Baviera. Quest’esperienza, unita al fatto di vivere a Trieste, una città decisamente interculturale, mi ha aiutato e spinto ad aprire ulteriormente i miei orizzonti. Per questo, ho interrotto gli studi prettamente linguistici per ottenere la laurea magistrale in Cooperazione Interculturale allo Sviluppo, approfondendo competenze in progettazione europea, diritto internazionale, economia e logistica. Le lingue sono passate ad essere per me non più un fine di studio ma un mezzo di comunicazione. È stato proprio grazie a questo corso di studi e a questo cambiamento di mentalità che ho scoperto un amore. Non un interesse qualsiasi, ma un vero e proprio richiamo viscerale verso un paese, che non mi era mai capitato di provare per un’altra terra che non fosse la mia. Ho conosciuto il Brasile, nello specifico Salvador de Bahia, dove ho svolto un tirocinio presso una scuola media all’interno di una comunità molto disagiata. Mi sono appassionata tanto alla cultura brasiliana da non poter smettere, tuttora, di ascoltarne la musica, leggerne libri e di mangiarne i cibi (per quanto sia possibile in Italia). Vivo costantemente con quella sensazione, definita alla perfezione dalla lingua portoghese con la parola saudade: la voglia implacabile di ritornare in quel posto. Mi piace il pattinaggio artistico: l’ho praticato per 13 anni e ha dato una base solida alla parte forte di me. Mi piace la pasta: il cibo è casa e il cibo a casa mia è soprattutto pastasciutta. Mi piace l’antimafia sociale: faccio parte da anni di Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie, della quale cerco di rispecchiarne il più possibile i valori. Mi piace la musica brasiliana: credo di averne parlato abbastanza, non voglio tediare oltre chi mi legge. Mi piace il sangiovese: sono sommelier AIS III livello, mi piace il vino e cerco ogni giorno di conoscerlo meglio. Per ora mi fermo al sangiovese, che come la pasta, è casa mia. Ora però, in questa descrizione di me manca un dettaglio. Dopo aver raccontato di tutto questo movimento, di queste esperienze, devo parlare necessariamente di un oggetto: l’elastico. Non sono io ad aver inventato questa metafora, ma la prima volta che ne ho sentito parlare mi ci sono riconosciuta subito, come anche tante altre persone della mia città. È come se chi nasce a Siena avesse un elastico: c’è chi ce l’ha più lungo o più corto, più resistente o più sottile, ma tutti hanno un legame talmente forte con casa che anche se la vita, la frenesia del XXI secolo o la voglia infinita di conoscere il mondo ti portano ad allontanarti per determinati periodi, arriverà un momento in cui l’elastico si riavvolgerà, richiamandoti con tutta la sua forza. Dopo 6 anni fuori ho sentito questo richiamo, sono tornata a Siena ed è qui che inizia, per gradi, la storia di Caesar. Nell’estate 2016 ho iniziato a lavorare all’Hotel Palazzetto Rosso, dove fin da subito ho trovato una dimensione professionale nella quale ho trovato rispecchiate le mie attitudini. Ho scoperto il fascino del mondo dell’accoglienza turistica e del comunicare l’amore e l’attaccamento alla propria terra a chi non la conosce. Ritorna l’importanza degli incontri. Qui ho conosciuto Marco ed è nata l’idea di Caesar. Con Caesar vogliamo unire le nostre competenze, interessi e attitudini per diffondere la bellezza della Toscana e dell’Italia a chi viene da molto lontano, soprattutto dal Nord e dal Sud America, aiutandolo a costruire un viaggio su misura in base al suo modo di essere ed orientandolo nella ricerca di strutture ricettive, tour ed esperienze. Il viaggio non è un semplice oggetto che si compra ma una scelta: Caesar via aiuta a scegliere…

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